Prendi l'Alibus, un ottimo ed economico mezzo per arrivare facilmente nel cuore di Catania.
Dove: terminal partenze aeroporto.
Quando: dalle 4:40 alle 24:00.
Quanto: 4 euro e può essere acquistato in aeroporto, sul bus in contanti o con pos, con UP MOBILE, rivenditori AMT, alberghi convenzionati.
Autobus 536 o 429 e Metro
Dove: piazzale della stazione.
Quando: ogni 10 minuti circa.
Quanto: 1 euro per percorsi della durata di 90 minuti
Via Vittorio Emanuele II, 172
Aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:00. Domenica dalle 8:30 alle 13:30.
Numero Verde gratuito 800 841 042
Tel.: +39 095 742 55 73
Fax: +39 095 742 55 15
Email: bureau.turismo@comune.catania.it
Corso Italia, 234
Telefono: 095377122
Orari: feriale, dalle 20:00 alle 8; festivo, attivo tutto il giorno (24 h).
Vivere la città può anche significare godere delle sue delizie eno-gastronomiche. Non c'è un luogo speciale dove gustare e assaggiare i prodotti tipici. La qualità è ottima quasi in ogni ristorante o bar.
Gli arancini, sono un tipico cibo veloce (fast-food) della Sicilia. L’arancino tradizionale, perché ormai se ne fanno diverse varianti, è cucinato con i seguenti ingredienti: riso, ragù, piselli, prosciutto, formaggi, e, talvolta, uovo. Per i suoi ingredienti uno o due arancini possono sostituire un pranzo o una cena.
A Catania mangiare un piatto di pasta, specialmente in estate, vuol dire assaporare un bel piatto di Norma. Questo piatto di pasta prende il nome da un’opera lirica del catanese Vincenzo Bellini, tra i più grandi compositori italiani. Il piatto molto semplice nella preparazione, prevede l’uso di soli 5 appetitosi ingredienti: la pasta (spaghetti ma anche bucatini), melanzana (fritta e tagliata a fette), la ricotta (grattugiata), pomodoro e qualche foglia di basilico.
Secondo la tradizione questo dolce siciliano prende il nome dal termine con cui in dialetto siciliano si indica la grondaia degli antichi edifici da cui scolano le acque piovane. In un ricco monastero della città di Palermo, infatti, alcune monache, in un particolare momento di festa, solevano fare scendere buonissima ricotta dalle grondaie del convento. E così sembrerebbe che da questa tradizione sia nato questo dolce divino. Una canna aperta su due lati (costituita da un impasto fritto a base di vino), riempita di pastosa ricotta su cui viene giustapposta la frutta candita…
Ingredienti: riso, latte, acqua, sale, farine, arance, lievito di birra, miele, cannella e zucchero a velo.
Dentro una pentola da 5 litri si versano 1 litro e mezzo di latte e 1 litro e mezzo di acqua in cui si farà cuocere 1 kg di riso e si metteranno 12 gr. di sale. Appena il liquido viene assorbito dal riso bisogna togliere il riso e lasciarlo raffreddare. A questo impasto si aggiungono 5 bucce d’arance tritate e la cannella. In seguito si aggiunge 20 gr. di lievito di birra. Questo impasto, tagliato a piccole fette, viene fritto in olio; una volta scolato si ricopre di miele e zucchero di cannella.